12018Ott
Fibromialgia e alimentazione: parte1

Fibromialgia e alimentazione: parte1

La fibromialgia è una patologia ancora poco conosciuta che colpisci i muscoli e i tendini del corpo: per molto tempo è stata definita come malattia immaginaria in quanto non esistono delle analisi del sangue o delle indagini specifiche che possano dare la certezza di una diagnosi, I disturbi principali di questa malattia sono dolore e stanchezza muscolare, rigidità di schiena, disturbi infiammatori delle gambe, mal di testa, disturbi del sonno, vertigini, disturbi alla vista, formicolii, ansia e depressione e problemi all’apparato uro-genitale. La maggior parte delle persone colpite sono donne ed è una patologia spesso difficile da controllare. L’alimentazione però può fare dare un grande aiuto per migliorare i sintomi della fibromialgia, vediamo allora come combatterla in cucina

PESO: DEVE ESSERE SEMPRE NELLA NORMA

Il sovrappeso è un elemento che aumenta i sintomi della fibromialgia, quindi è necessario eliminare i chili di troppo. Infatti il grasso corporeo impedisce al corpo di eliminare nel modo corretto i radicali liberi con un conseguente loro accumulo nella matrice extra cellulare. Quindi un eccesso di grasso provoca un aumento di sostanze infiammatorie nel corpo e un sequestro delle molecole antiinfiammatorie, che verrebbero intrappolate nelle cellule adipose e quindi non sarebbero più’ a disposizione per contrastare i radicali liberi. Inoltre la vitamina D,viene neutralizzata dal grasso in eccesso, cosi come la vitamina E, provocando scompensi che vanno ad aumentare i sintomi a livello del tessuto nervoso, scheletrico e muscolare. Inoltre i chili di troppo causano dolore poiché gravano sulle articolazioni.Non dimentichiamo che il grasso non è un tessuto inerte, ma ormai da diversi anni sappiano che le cellule adipose provoca uno squilibrio a livello ormonale.Quindi, il paziente affetto da fibrobialgia, per prima cosa deve cercare di tornare normopeso eliminando i chili e i centimetri di troppo.

ELIMINARE GLI ZUCCHERI

Abbiamo piu’ volte parlato della correlazione tra un eccesso di zuccheri semplice e alcune malattie: questo ne è un esempio. UNa dieta povera di zuccheri semplice, e con alimenti a basse indice glicemico ( cereali integrali, verdure, fibre ecc) è in grado di diminuire la percezione del colore e a regolarizzare i processi ormonali. Il primo organo a beneficiare della diminuzione degli zuccheri è sicuramente il cervello: esso infatti si nutre di glucosio e  una alimentazione a basso indice glicemico permette al cervello di riceverlo in modo graduale e costante. Al contrario, quando mangiamo troppi zuccheri, abbiamo degli sbalzi di glicemia che portano a difficoltà di concentrazione, problemi di memoria tipici del paziente fibromialgico. Un consumo eccessivo di zucchero inoltre può danneggiare le strutture tendinee, aumentando la sintomatologia dolorosa

ATTENZIONE AI CONDIMENTI

I condimenti sono qualcosa che spesso viene sottovalutata ma ha una una fondamentale importanza nei pazienti affetti da questa malattia. Possiamo riassumere tutto in qualche punto chiave

  • limitare il sale da cucina
  • eliminare salse e preparati industriali
  • limitare la salsa di soia
  • preferire l’aceto di mele a quello di vino
  • utilizzare succo di limone per condire
  • utilizzare le erbe aromatiche per insaporire i piatti
  • Utilizzare le spezie, come curcuma e zenzero

Nei prossimi articoli approfondiremo la correlazione tra alimentazione e fibromialgia.