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L’importanza della visita di controllo e perchè non bisgona saltarla

L’importanza della visita di controllo e perchè non bisgona saltarla

Una cosa che accade spesso, soprattutto in alcuni periodi come quello di ritorno dalle vacanze o alla fine delle feste, è chiedere di saltare e rinviare la visita di controllo fissata da tempo. Questo accade perché può capitare che durante questi periodi non si sia seguito in maniera rigorosa il piano alimentare realizzato e si pensa che spostare il controllo il più lontano possibile possa aiutare a recuperare un po’ il danno fatto. Ma è proprio nei momenti in cui non si riesce a seguire le corrette indicazioni nutrizionali, che è piu’ importante adare al controllo.

Presentarsi al controllo, a prescindere dai risultati ottenuti, è un atto di conoscenza. Durante la visita non si vince un premio o si supera una prova, e al nutrizionista non bisogna dimostrare nulla: ripartire dagli errori commessi è una presa d’atto e un gesto d’amore verso se stessi.  Al controllo si capisce insieme cosa bisognerebbe migliorare, eventuali cambi di direzione, si studia il periodo particolare che eventualmente si sta attraversando, si fa un’anamnesi attenta del proprio stato fisiologico e patologico. La maggior parte delle volte, i pazienti che arrivano scoraggiati vengono accolti con delle sorprese inaspettate. Il peso non si è mosso più di tanto ma dall’analisi antropometrica risulta che le circonferenze sono notevolmente diminute, e dalla bioimpedenziometria si scopre che le variazioni di peso sono dovute ad oscillazioni dei liquidi.

Rimandare di un mese il controllo mi permetterà di rimettermi in riga

Falso! Noto molto spesso che le persone fanno questo tipo di ragionamento, ma come cerco di far capire ai miei pazienti, il rimandare qualcosa porterà sicuramente a non riuscire a riprendere l’alimentazione corretta. E quindi passerà un altro mese di sgarri e la motivazione diminuirà, facendo cosi poi abbandonare il perscorso.

La visita di controllo è un momento fondamentale all’interno di un percorso instaurato con un nutrizionista: è importante valutare periodicamente se il piano alimentare realizzato sia stato compreso dal paziente e venga seguito, se occorra modificare qualche aspetto di esso per via di modifiche delle abitudini o gusti oppure orari della vita quotidiana; osservare il raggiungimento di alcuni piccoli obiettivi e fissarne di nuovi (es. riduzione dei pasti fuori orari, spilucchiamento, attività fisica ecc).

La visita di controllo, a discapito di quanto si pensi, non si limita quindi solo al monitoraggio del peso corporeo e delle circonferenze, ma si estende ad una valutazione del percorso a 360°, a partire dalla valutazione della composizione corporea tramite analisi bioimpedenziometrica (BIA) per estendersi alla revisione ed eventuale modifica di altri aspetti ugualmente importanti nel percorso intrapreso.

La bioimpedenziometria permette di monitorare attentamente i cambiamenti relativi ad esempio a massa grassa, massa magra, stato di idratazione, metabolismo basale. Questo consente di discostarsi dalla classica e ormai superata idea che il peso sia il parametro più importante per discriminare un successo da un insuccesso, ma all’interno di esso valutare e capire se il cambiamento della composizione corporea sia avvenuto nella direzione desiderata o meno, e in caso scegliere nuove strategie da intraprendere.

In seguito alla valutazione dei cambiamenti riguardanti la composizione corporea, può essere necessario modificare ad esempio le porzioni o la scelta di alcuni alimenti, a favore delle nuove richieste metaboliche osservate tramite le analisi effettuate.

La visita di controllo, quindi, non deve essere vissuta come un momento di giudizio sul proprio comportamento e sul proprio corpo, ma è importante invece capire che il professionista a cui ci si è affidati non ha il compito di giudicare l’operato del paziente, ma anzi ha quello di stabilire un rapporto fiduciario bidirezionale. Confrontandosi faccia a faccia si può trovare la soluzione per riprendere il percorso iniziato, dove è normale incontrare degli ostacoli.

Il pecroso nutrizionale avrà degli alti e bassi, ed è importante saperli gestire ma non da soli: il professionista è a disposizione sopratuttto nei periodi di difficoltà, in cui c’è bisgono di un aiuto esterno perchè da soli non si riesce a gestire la situazione. Ma dovete dare la possbilità al nutrizionista di aiutarvi, andando regolarmente ai controlli e parlando apertamente e senza timori delle difficoltà di quel preciso momento. A volte serve solo sistemare qualche cosa nella dieta, dare qualche congilio, cambiare gli obiettivi e diminuire il possibile stato d’ansia che una persona può avere riguardo al peso, che la situazione migliora nettamente

Non presentandosi invece al controllo e rimandandolo si tende a peggiorare la situazione, sia per un aumento dell’ “ansia da prestazione” sia per le difficoltà che ci saranno in futuro di aggiustare eventuali problematiche evidenziate.