12020Ago
ALIMENTAZIONE E PARKINSON

ALIMENTAZIONE E PARKINSON

Parkinson è una malattia neurodegenerativa del sitema nervoso centrale ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge principalmente alcune funzioni, quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio. La malattia fa parte di un gruppo di patologie definite
“Disordini del Movimento” e tra queste è la più frequente . L’età media di esordio è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5 % dei pazienti può presentare un esordio giovanile tra i 21 ed i 40 anni: prima dei 20 anni è estremamente rara.
All’esordio della malattia spesso i sintomi non vengono riconosciuti immediatamente, perché si manifestano in modo subdolo ed incostante e la progressione della malattia è tipicamente lenta.
I principali sintomi motori della malattia di Parkinson sono il tremore a riposo, la rigidità, la bradicinesia (lentezza dei movimenti automatici) e, in una fase più avanzata, l’instabilità posturale (perdita di equilibrio).
Si stima che in Italia le persone affette da PD siano 230.000; la prevalenza della malattia è pari all’1-2% della popolazione sopra i 60 anni, 3-5% della popolazione sopra gli 85 anni.
La malattia colpisce il sesso maschile con una frequenza 1,5-2 volte superiore rispetto alle donne.

I SINTOMI E LE CAUSE DEL PARKINSON

La causa della malattia è sconosciuta. L’Età è il principale fattore di rischio e per questo si stima che in numero di persone affette possa
aumentare del 50% nel 2030. Sembra risultare dall’interazione di FATTORI GENETICI ed AMBIENTALI. Di seguito vediamo i sintomi a seconda del momento della malattia:

1) PERIODO  PREMOTORIO:
• Stipsi
• Disturbo del sonno REM
• Iposmia
• Depressione
2) STADIO PRECOCE DI MALATTIA:
• Sintomi motori
• Dolore-Fatica
• MCI
3) STADIO AVANZATO TARDIVO
• Ipotensione ortostatica
• Disturbi urinari
• Complicanze motorie legate
alla terapia
• Disfagia
• Cadute
• Instabilità posturale

ALIMENTAZIONE E PARKINSON

Quali sono i punti principale da tenere a mente per cercare di ridurre l’incidenza della malattia?

1-Una dieta ricca di verdure, frutta e pesce è associata ad una ridotta incidenza di malattia di Parkinson.
Anche l’assunzione di noci, soia, cereali, carni bianche, e grassi polinsaturi è associata a notevoli benefici.
2)  Un maggiore apporto di acido arachidonico è stato associato ad un rischio significativamente maggiore per lo sviluppo della patologia.
3) Evitare una dieta ricca di zuccheri semplici e di alimenti con indice glicemico alto. La letteratura indica che l’aumento della glicemia post-prandiale è associata ad un aumento di produzione dei ROS
4) E’ consigliato l’aumento dell’apporto di fibre per aumentare complessivamente la motilità intestinale, esse dovrebbero essere assunte 2 ore dopo qualsiasi farmaco.
5) E’ consigliato l’utilizzo di latte fermentato per la prima colazione
6) Nella malattia di Parkinson la dieta mediterranea sembra essere il modello alimentare di scelta.

RACCOMANDAZIONI PER L’ASSUNZIONE DI L-Dopa:
✓ Assumerla lontano dai pasti ( almeno 1 ora prima o dopo il pasto)
✓ Ridurre l’apporto di cibo durante il giorno limitandosi ad alimenti particolarmente digeribili al fine di migliorare il transito gastrico e l’assorbimento del farmaco e scongiurare la stipsi
✓ Assumere il farmaco 1-2 ore di distanza da cibi ricchi in Ferro
✓ Evitare pasti abbondanti ed elaborati, ricchi in grassi e fibre
✓ Ridurre l’apporto di alimenti proteici nella prima parte della giornata e concentrarlo nelle ore sera.


E’ IMPORTANTE RIVOLGERSI A UNO SPECIALISTA CHE SAPPIA INDICARTI IL REGIME ALIMENTARE MIGLIORE IN RELAZIONE AI FARMACI ASSUNTI