12023Mar
Dolore Cronico: come gli integratori possono aiutare

Dolore Cronico: come gli integratori possono aiutare

La” malattia dolore” è una delle cause più comuni di accesso alle cure mediche. Il dolore cronico può manifestarsi anche in assenza di qualsiasi evidente innesco ed è collegato a molte condizioni patologiche come per esempio l’osteoartrosi, le patologie tumorali, i disturbi del disco intervertebrale, le fratture, le cefalee, le neuropatie, la sclerosi multipla, il diabete, le infezioni, le ferite ecc. Questa condizione ha un rilevante impatto sulla percezione soggettiva dello stato di salute, influenza le attività quotidiane e si associa a sintomi depressive ad altri problemi di tipo psicologico, che a loro volta vanno ulteriormente a gravare sulla qualità di vita dell’individuo.

La prevalenza del dolore cronico è compresa tra il 16% e il 46% in Europa, mentre in Italia raggiunge il 26% della popolazione, ovvero circa 13 milioni di persone. Il dolore cronico è riconosciuto come una condizione biopsicosociale : si ritiene che l’esperienza soggettiva del dolore cronico derivi da interazioni tra molteplici fattori nocicettivi, affettivi, comportamentali e cognitivi.

Gestione personalizzata del dolore

La gestione del dolore dovrebbe sempre comprendere un approccio personalizzato e prevedere l’utilizzo di differenti opzioni terapeutiche:

Trattamenti farmacologici, che si avvalgono in prima battuta di farmaci quali paracetamolo, antinfiammatori non steroidei, ma che, spesso a causa dell’intensità del dolore e delle limitazioni date dall’effetto stesso, dai potenziali effetti collaterali( a livello epatico, renale cardiocircolatorio e gastrointestinale),conducono ad una necessaria integrazione con farmaci oppioidi ,influenzando ulteriormente alcuni aspetti psicologici e funzionali dei pazienti ,in particolari anziani

Trattamenti non farmacologici in particolare di competenza riabilitativa, sia mediante applica-zio-ne di energie (TECAR-Laser Ultrasuoni ecc.) sia mediante l’esecuzione di esercizi riabilitativi

Trattamenti mininvasivi di tipo infiltrativo o neuro-modulatori ( radiofrequenza di terminazioni nervose), in particolare questi trattamenti hanno mostrato, oltre ad una efficacia nel controllo del dolore, una capacità di modificare epigeneticamente alcuni meccanismi infiammatori

Modifiche dello stile di vita agendo sulla nutrizione e promuovendo l’utilizzo di integratori, vitamine, fibre e ascidi grassi omega-3 che aiutino a riequilibrare il microbiota intestinale e ad abbassare l’infiammazione sistemica

Microbiota intestinale e dolore

Il microbiota intestinale è costituito da trilioni di batteri che risiedono all’interno del tratto gastrointestinale, ed è una componente essenziale per la salute immunitaria e metabolica, che influenza lo sviluppo e le malattie del sistema nervoso enterico e centrale, comprese le malattie neurodegenerative e i disturbi neuroimmunomediati.

Svolge ruoli importanti di tipo strutturale ( stabilizzazione della barriera epiteliale),protettivo( barriera ai patogeni) e metabolico(contribuisca al metabolismo degli alimenti).L’informazione sensoriale viene trasmessa al sistema nervoso centrale tramite il sistema nervoso enterico. Dal punto di vista immunologico, il 60% del sistema immunitario risiede nell’intestino dell’adulto e l’80% in quello del bambino. L’equilibrio tra tutte le specie microbiotiche è modulato da diversi fattori, tra cui l’acidità gastrica, i Sali biliari, lo spessore del muco, la peristalsi. Lo squilibrio della composizione del microbiota viene definita disbiosi e può causare malattie gastrointestinali e sindromi metaboliche caratterizzate da uno stato infiammatorio sistemico cronico.

Il consumo regolare di fibra alimentare aiuta a prevenire la disgregazione dello strato di muco, che rappresenta, inoltre, una barriera contro i patogeni.

Una recente ricerca sulla fibromialgia ha dimostrato per la prima volta l’alterazione del microbioma intestinale nel dolore non viscerale nelle donne colpite da tale sindrome.

L’integrazione alimentare

L’integrazione con fitofarmaci e integratori può aiutare nella gestione del dolore cronico. Ad esempio la curcumina e gli omega 3.

Curcumina

La curcumina rappresenta una sostanza naturale con attività antinfiammatoria; deriva dalla curcuma (Curcuma Longa)pianta rizomatosa,erbacea e piantaperenne appartenente alla famiglia delle Zingiberacee.

La curcumuna è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e ha un potente ruolo antinfiammatorio(attraverso il blocco delle sintesi delle prostaglandine) e la possibilità di proteggere le cellule dallo stress osssidativo.

La FDA(Food and Drug Administration) classifica la curcuma  come sostanza GRAS(Generally Recognised Safe) con particolare attenzione ai soggetti con patologie epatiche e calcoli.

La curcumina si può trovare abbinata alla piperina, ma tale alcaloide, cui si deve il sapore piccante del pepe nero, risulta gastro lesivo e non aumenta la disponibilità della curcumina in modo significativo.

Acidi grassi polinsaturi omega 3

Gli acidi grassi omega -3 si trovano in tutte le membrane cellulari e svolgono importanti ruoli metabolici e di regolazione di processi fondamentali  come l’infiammazione, la coagulazione ed il metabolismo dei grassi

Diversi studi hanno evidenziato la funzione antinfiammatoria e immunomodulatrice degli acidi grassi polinsaturi omega-3 a catena lunga, l’acido eiocosapentaenonico( EPA) e l’acido docosaesa-enoico (DHA)

Entrambi sono acidi grassi polinsaturi omega-3 e agiscono bloccando l’infiammazione attraverso una varietà di meccanismi di azione, diminuendo la produzione di interleuchina 1 , la concentrazione di PCR e la normalizzazione della risposta chemiotattica dei neurofili.

Studi in vivo hanno dimostrato che gli omega-3 prevengono i sintomi infiammatori legati alla obesità.Inoltre,DHA è il precursore della protettina D1, che riduce la neuroinfiammazione. Questa proresolvina rappresenta una risposta precoce alla possibile neurodegenerazione e consente di ripristinare l’omeostasi.

Gli integratori alimentari a base di olio di pesce ultra puro, stabile e naturale, ricco di acidi grassi omega-3 hanno le stesse caratteristiche di composizione naturale del pesce e contribuiscono al buon funzionamento dell’apparato cardiovascolare, agendo favorevolmente sulla circolazione e sulla pressione sanguigna e al mantenimento delle normali funzioni cognitive: