12019Ott
Sovrappeso e obesità infantile

Sovrappeso e obesità infantile

Sebbene l’obesità infantile abbia una genesi multifattoriale, la causa principale è che i bambini mangiano più di quello che consumano.
Sono molto rari i casi legati a ipotiroidismo o disfunzioni surrenali quindi è bene incentivare la corretta alimentazione e l’aumento dell’attività fisica. L’aumento dell’obesità infantile è dovuta principalmente a due fattori:
• I bambini si muovono meno:
– Poco gioco spontaneo (che fa la differenza!) e sovrastima dello sport strutturato che i bambini fanno, ovvero spesso durante l’ora di calcio e pallavolo i bambini stanno per diverso tempo fermi ad ascoltare quello che gli viene insegnato.
– Troppo tempo passato davanti alla tv, videogiochi e tablet
• I bambini mangiano troppo:
– Continue offerte di cibo da parte di genitori e parenti, preoccupati che i bambini mangino troppo poco
– Richiesta frequente di cibo zuccherino e dolce, al quale sono avvezzi
– Porzioni abbondanti ai pasti
– Sovrastima dei fabbisogni in relazione all’attività fisica praticata

I rischi e le complicanze dell’obesita’ infantile

Ovviamente un bambino obeso diventerà un adulto obeso se non cambia il suo regime alimentare e questo porta a fattori di rischio quali:
• Condizione di pre-diabete, che interessa 1 bambino obeso su 20
• Rischio per sindrome metabolica e comparsa precoce di aterosclerosi (30% dei bambini obesi)
• Steatosi epatica in età adolescenziale (30% dei bambini obesi)
Ipertensione giovanile (10% dei bambini obesi)
• Problematiche di tipo respiratorio (apnea notturna)
• Problematiche di tipo articolare (varismo, valgismo, gambe ad arco, mobilità ridotta, piedi piatti)
• Nella bambina, policistosi ovarica e menarca precoce
• Disagio psicologico

Alimentazione preventiva

Per evitare l’insorgenza del sovrappeso e dell’obesità infantile è bene porre l’attenzione sulla corretta alimentazione. Ovviamente una dieta corretta deve essere fatta in primis dai genitori e dalla famiglia, e poi del bambino. Non dimentichiamoci che il bambino copia gli atteggiamenti dei genitori, quindi non mangerà mai la verdura se non vede la mamma e il papà farlo.
E’ bene coinvolgere il bambino nella preparazione dei pasti e,quando più grande, partecipazione ad attività e incontri di educazione alimentare su misura per i più piccoli. La prima modifica deve essere nello stile di vita: aumentare l’attività sportiva/fisica in tutti i modi possibili;coinvolgere il bambino in attività domestiche, iscriverlo a sport di squadra, uscire a camminare/in bici con lui, andare in Parchi
Avventura nel weekend, chiedere a nonni/zii/amici di fare giardinaggio con lui ecc.
In secondo luogo migliorare l’alimentazione, quindi viene spontanea una domanda: è’ necessaria “una dieta” grammata? la risposta è, nella maggior parte dei casi, NO.
In base all’età del bambino potrebbe essere controproducente: il bambino non comprende l’importanza pratica di concetti teorici come carico glicemico e bilanciamento dei pasti.Sarebbe opportuno agire esclusivamente con educazione alimentare e riequilibrio dell’alimentazione, focalizzandosi su quelli che in anamnesi si sono rivelati essere punti critici:
– Colazione
– Spuntini e fuori pasto
– Rotazione dei secondi piatti
– Verdura e frutta
– Legumi
– Tipologia di grassi usati, cotture e condimenti
– Porzioni
– Bibite