12022Set
Il ruolo dell’infiammazione nell’atleta-parte 1

Il ruolo dell’infiammazione nell’atleta-parte 1

La nutrizione riveste un ruolo centrale nella vita quotidiana dello sportivo, dal momento che può avere degli effetti sulla salute, sul benessere psicologico e sulla prestazione sportiva.Le strategie nutrizionali sono di fondamentale importanza soprattutto nella fase preparatoria e di allenamento, quando l’organismo va incontro ad una serie di adattamento legati all’allenamento intensivo e si mettono in atto tutti i processi biochimici e fisiologici che determinano un miglioramento della prestazione in risposta all’infiammazione.

E’ bene sottolineare come la prestazione di uno sportivo sia determinata in primo luogo dalle sue capacità geneticamente definite, nonché da una corretta modalità di allenamento, e come le strategie nutrizionali intervengano successivamente per consentire all’atleta di ottimizzare il proprio rendimento potendo contare sui corretti substrati energetici e plastici e consentirgli, quindi, la massima capacità di performance.

La pratica costante dell’esercizio fisico aumenta le esigenze nutrizionali dell’atleta e di conseguenza il dispendio energetico. Pertanto, l’apporto quantitativo e qualitativo di macro e micronutrienti deve essere strettamente bilanciato e la tempistica di assunzione deve risultare ben adeguata con la tipologia di sport, l’intensità dell’attività e la frequenza di allenamento.

Il metabolismo e di conseguenza la pianificazione della nutrizione dipendono dall’età e dal sesso dell’atleta, dallo studio della composizione corporea attraverso metodiche che permettono la misurazione e non la stima.

La nutrizione con pasti funzionali ad effetto nutraceutico (ad esempio ricchi di omega-3, GLA ecc.) e l’uso di integratori specifici ad alta biodisponibilità nell’ambito dell’attività fisica rivestono un ruolo importante (oltre che per la prestazione) per la capacità di prevenire e curare alcune patologie croniche di origine infiammatoria, per i suoi effetti positivi sul miglioramento della salute fisica e mentale dell’atleta e per l’importante riduzione degli effetti dell’invecchiamento sull’organismo.

La biodisponibilità dei nutrienti dipende dalla salute intestinale dell’atleta che nel corso dell’adeguamento nutrizionale migliora e dalla fitta rete sanguigna che dai vasi arriva fino ai capillari ( microcircolo )  che riforniscono tutti i tessuti e che a loro volta esprimeranno al massimo l’attività mitocondriale e lo smaltimento delle scorie metaboliche prodotte attraverso il ritorno venoso.

Gli elementi nutraceutici più utilizzati nell’ambito della attività sportiva sono gli acidi grassi omega-3, le antocianine, la curcumina, e i fenoli.I vantaggi che l’assunzione di questi elementi può apportare sono legati essenzialmente al grande potere antiinfiammatorio e antiossidante che possiedono.

Altri effetti significativi della loro assunzione sono il miglioramento dell’apporto di ossigeno ai tessuti, e quindi ai muscoli, con aumento del consumo di ossigeno e conseguente miglioramento della performance per alcuni atleti .Infine, ma non meno importante ,è l’effetto protettivo che queste sostanze hanno sull’intestino nel prevenire la permeabilità intestinale e sul sistema nervoso che sembra in grado di poter migliorare l’efficienza della conduzione dell’impulso nervoso e quindi  la reattività di un atleta agli stimoli, con conseguente incremento della capacità di performane.

Nel prossimo articolo andremo a trattare piu’ nello specifico queste molecole