32020Nov
GLI OMEGA 3: I GRASSI BUONI

GLI OMEGA 3: I GRASSI BUONI

Al giorno d’oggi sentiamo parlare spesso dell’importanza degli Omega3, ma sappiamo veramente cosa sono?

Gli omega 3 sono dei grassi, ma attenzione perché i grassi non sono tutti uguali. Il nostro corpo distingue esattamente fra acido grasso saturo, insaturo e polinsaturo. Di solito non abbiamo problemi a riempire il nostro deposito di grasso di acidi grassi saturi, quelli che si trovano negli alimenti di origine animale, anzi spesso la maggior parte delle persone accumula troppi acidi grassi saturi, riportando problemi come sovrappeso, colesterolo alto, rischio di arteriosclerosi e infarto. Quando si presentano sintomi di dislipidemia a o disturbi del metabolismo, bisogna intervenire il più in fretta possibile modificando le proprie abitudini alimentari. Questo comporta, oltre alla diminuzione del peso corporeo, anche un piano alimentare equilibrato nel quale compaiono acidi grassi insaturi e polinsaturi che permettono di diminuire il colesterolo.

Gli acidi grassi insaturi, che abbassano il livello di colesterolo un po’ meno efficacemente rispetto ai polinsaturi, si trovano ad esempio nell’olio extravergine di oliva e nella frutta secca.

Gli omega 3 sono grassi polinsaturi considerati essenziali perché l’acido alfa-linolenico, ALA, che è il loro precursore non può essere prodotto  dall’organismo, e per questo deve essere assunto con la dieta.
Questi acidi grassi e in particolare EPA  (acido eicosapentaneoico) e DHA (acido docosaesaenoico) sono contenuti nel pesce grasso come le acciughe, le aringhe, lo sgombro, il salmone, le sardine, il tonno e mentre la frutta secca , i semi di lino e l’olio di semi sono invece ricche di ALA.

Gli omega3 sono stati studiati a lungo e le evidenze ci dicono che questi acidi grassi sono efficaci nel trattamento di problematiche relative all’ipercolesterolemia, iperlipidemia e ipertrigliceridemia inoltre proteggono il cuore e sono necessari per lo sviluppo del sistema nervoso nel bambino.

Secondo i LARN (i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana) l’assunzione di omega 3 dovrebbe essere tra lo 0,5 e il 2% del fabbisogno energetico quotidiano a qualsiasi età. In caso di carenza o aumentata richiesta, è possibile una integrazione, ma, poiché possono insorgere effetti collaterali, come difficoltà digestive è bene consultarsi con il proprio medico per escludere che eventuali patologie o problemi di salute di cui si soffre o i farmaci che si assumono, li rendano controindicati.