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METABOLISMO E IL DISPENDIO ENERGETICO

METABOLISMO E IL DISPENDIO ENERGETICO

Spesso sento dire “Dottoressa ho il metabolismo lento” oppure ” Il mio metabolismo è bloccato!”. Ma cerchiamo di capire davvero cosa si intende per metabolismo e dispendio energetico.

Metabolismo è un termine che definisce l’insieme delle reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo per trasformare il cibo, introdotto con l’alimentazione, nell’energia necessaria per far funzionare correttamente le cellule del nostro corpo. Si tratta di una funzione vitale per numerosi processi fisiologici essenziali, che spesso viene chiamata in causa nella gestione del peso corporeo. Quando si parla di metabolismo è fondamentale definire anche quello di tipo basale, il dispendio e il fabbisogno energetici per poter capire meglio come funziona il nostro organismo.

Il metabolismo basale

Il metabolismo basale rappresenta la quantità minima di energia richiesta dall’organismo per mantenere attive le funzioni fisiologiche vitali, come la sintesi e/o la degradazione dei vari costituenti cellulari, i cicli biochimici, il turnover proteico, il funzionamento della circolazione sanguigna, della respirazione, dell’attività nervosa, metabolica, ghiandolare ed anche il mantenimento della temperatura corporea, il tutto in completo stato di riposo (senza nessuna attività fisica).

Il metabolismo basale di una persona adulta è determinato: dall’età, in quanto si riduce con il passare degli anni dal sesso, poiché è maggiore negli uomini dal peso e dall’altezza, perché una maggiore superficie corporea implica un aumento dell’attività metabolica dalla massa grassa, in quanto i consumi energetici sono da attribuire principalmente all’attività e quantità della massa magra dell’organismo. Il metabolismo basale incide per circa il 65-75% sul dispendio energetico e i fattori che possono modificarlo sono: stress emotivi disordini ormonali, come l’ipo o l’ipertiroidismo innalzamento della temperatura corporea, temperatura ambientale, stato nutrizionale alcuni medicinali, per esempio i farmaci sedativi rallentano l’attività metabolica condizioni fisiologiche, come la crescita, la gravidanza (scarica la dieta e il menu) o l’allattamento (scarica la dieta e il menu). Il metabolismo basale si può misurare attraverso un esame chiamato “calorimetria indiretta” che misura gli scambi gassosi, ovvero il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica. Questo esame va effettuato in condizioni standard, cioè il paziente deve essere sveglio ma in totale stato di riposo, sia fisico che psichico, e deve aver digiunato per almeno le 12 ore precedenti all’esame. Questo esame è però molto costoso e quindi si preferisce risalire al metabolismo attraverso l’esame BIOIMPEDENZIOMETRICO O B.IA. oppure, ma con qualche errore in piu’, con l’utilizzo di formule.

Il dispendio energetico

Il dispendio energetico viene dipende dal metabolismo basale e da altri fattori. È determinato, oltre che dal metabolismo basale stesso, anche dall’attività fisica e dalla termogenesi (cioè la produzione di calore nell’organismo con aumento del dispendio energetico) indotta dagli alimenti, ad esempio per l’energia necessaria alla digestione, all’assorbimento e al metabolismo degli alimenti assunti.

La valutazione del dispendio energetico si deve effettuare tenendo presente alcuni fattori, quali: il costo energetico intrinseco dell’attività, poiché ogni attività è caratterizzata da un dispendio differente (per esempio lavarsi i denti richiede un dispendio energetico differente dal fare giardinaggio) il tempo necessario per lo svolgimento dell’attività, in quanto maggiore sono il tempo e la continuità nello svolgimento dell’attività e maggiore sarà il dispendio energetico richiesto l’intensità con la quale si svolge l’attività, poiché una maggiore intensità corrisponde ad un maggior dispendio energetico le dimensioni del soggetto che svolge l’attività, perché il consumo è legato anche allo spostamento della massa corporea del soggetto che svolge l’attività

Il fabbisogno energetico 

Il fabbisogno energetico indica l’apporto di energia ricavata dagli alimenti necessario a compensare il dispendio energetico di individui che mantengono un livello di attività fisica sufficiente per partecipare attivamente alla vita sociale e che hanno dimensioni e composizioni corporee compatibili con un buono stato di salute a lungo termine. Quando si determina un bilancio energetico positivo, l’energia prodotta in eccesso viene accumulata come tessuto adiposo o grasso; mentre quando mentre quando la quantità di calorie introdotta con gli alimenti è minore della quantità di calorie cedute all’ambiente, allora si determina il dimagrimento.  Per aumentare il dispendio energetico quindi si può aumentare l’attività fisica oppure il metabolismo basale. Ma come fare per aumentare il metabolismo basale? Bisogna aumentare la massa muscolare. Piu’ massa muscolare ha un individuo, maggiore, a parità di peso e di altezza, sarà il suo metabolismo basale.