12022Ago
PATOLOGIE ASSOCIATE AD INFIAMMAZIONE CRONICA DI BASSO GRADO

PATOLOGIE ASSOCIATE AD INFIAMMAZIONE CRONICA DI BASSO GRADO

Nel precedente aritocolo abbiamo già parlato dei tipi di infiammazione (acuta, cronica e di basso grado) e abbiamo visto come sitili di vita sbagliati possono impedire la risoluzione di queta infiammazione. Oggi parleremo di come l’infiammazione cronica sia correlata a diverse tipi di patologie. Il sovrappeso e l’obesità sono collegate all’inifammazione, in quanto si sono rilevati alti livelli di infiammazione in soggetti con un accumulo di tessuto adisopo L’aumento del tessuto adiposo, specialmente quello viscerale, con iperplasia e ipertrofia delle cellule adipose e conseguente riduzione della vascolarizzazione e ipossia tissutale, determina la secrezione di citochine e adipochine pro-infiammatorie.L’infiammazione atttivata dall’accumulo adiposo nel tessuto viscerale bianco, anche nota come metainfiammazione per via della sua origine metabolica, coinvolge direttamente altri organi quali fegato, pancreas e intestino, con importanti conseguenze per l’omeostasi metabolica generale .Le citochine prodotte dal tessuto adiposo favoriscono l’insorgenza di resistenza all’insulina nel tessuto adiposo stesso, mentre gli acidi grassi liberi circolanti e le molecole,  pro-infiammatorie alterano la sensibilità all’insulina in fegato e muscolo.

DIABETE DI TIPO 2

L’infiammazione sistemica originata dal tessuto adiposo viscerale in eccesso determina un aumento sistematico della resistenza all’insulina; gli organi che sono maggiormente deputati all’omeostasi del glucosio, vale a dire fegato e muscoli, sono i più colpiti dall’effetto delle adipochine e l’insulino-resistenza che ne deriva è peggiorata dalla deposizione di grasso ectopico.Il muscolo, in particolare, contribuisce all’80% dell’uptake di glucosio stimolato dall’insulina in condizioni normali, pertanto una alterazione della sensibilità all’insulina di questo organo è strettamente associata allo sviluppo del diabete di tipo 2.I micociti sono in grado di secernere tutta una serie di citochine (dette miochine ) che esercitano diversi effetti sul muscolo , per lo più antifiammatori , ad azione locale(paracrina/autocrina)La miochina più studiata è L’IL-6 prodotta durante l’esercizio fisico: in questo contesto L’IL-6 favorisce il metabolismo del glucosio e degli acidi grassi e promuove complessivamente effetti antinfiammatori.

Nei soggetti obesi, la presenza di infiammazione sistemica induce la secrezione da parte del miociti di citochine-infiammatorie quali TNF-alfa che riduce la sensibilità all’insulina. L’aumento del grasso intramuscolare con i suoi effetti pro-infiammatori locali, combinato con gli effetti dell’infiammazione sistemica, alterano il normale metabolismo dei miociti e sostengono l’aggravamento della resistenza all’insulina.

SINDORME DELL’OVAIO POLICISTICO E ENDOMETRIOSI

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è solitamente associata a insulino-resistenza, obesità viscerale e iperandrogenismo.

L’endometriosi colpisce oltre tre milioni di donne in Italia; pur essendo una condizione benigna, comporta spesso sintomi cronici invalidanti ( dolore pelvico cronico e severo, mestruazioni e rapporti sessuali dolorosi, intestino irritabile, gonfiore addominale, sisuria,  cefalea, fatica cronica) che compromettano la qualità della vita della donna, dal punto di vista non solo fisico, ma anche sociale, psicologico e lavorativo e nel 30-40% dei casi è associata a infertilità.Diversi fattori contribuiscono all’insorgenza di un microambiente infiammatorio che supporta lo sviluppo della patologia e favorisce l’insorgenza del dolore e dell’infertilità.

La cronicizzazione dell’infiammazione sensibilizza le fibre nervose che innervano le lesioni endometriali ei neuroni sensitivi primari, determinando sensibilizzazione periferica, sensibilizzazione centrale e favorisce la neuroangiogenesi, che a sua volta costituisce un link tra lesioni endometriali e le fibre nervose senitive.

La modulazione della sintesi e l’iperespressione delle citochine pro-infiammatorie e degli altri mediatori, nonché il controllo dello stress ossidativo, svolgono un ruolofo ndamentale ne trattamento de dolore e nella prevenzione delle complicanze dell’endometriosi, come l’infertilità.

PATOLOGIE REUMATICHE E CRONICO INTESTINALI

Altre patologie reumatiche come artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, artritee psoriasica e spondilite anchilosante sono associate a sovrappeso e obesità e alla secrezione disregolata di adipochine da parte del tessuto adiposo viscerale bianco, sia quanto riguarda la patogenesi sia per gli outcome (comorbidità, attività della malattia, qualità della vita) della malattia stessa.

La prevalenza delle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), come morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa, è notevolmente aumentata a partire dalla seconda metà del secolo scorso, soprattutto nei paesi occidentali. Tra i fattori patogenetici che contribuiscono all’insorgenza della malattia troviamo la predisposizione genetica, le alterazioni del microbioma, fattori nutrizionali e ambientali, e la disregolazione immunitaria.

Tutti questi elementi concorrono alla creazione del danno epiteliale, all’attivazione della risposta immunitaria e alla mancata risoluzione dell’infiammazione.Il microbioma di individui con IBD è caratterizzato dalla prevalenza di Proteobacteria e potenziali patogeni a discapito di alcuni microrganismi protettivi, come Faecalibaterium prausnitzii.

TUMORI

L’infiammazione predispone allo sviluppo di tumori e favorisce tutte le fasi della carcinogenesi(iniziazione, crescita, progressione e metastatizzazione).Le cellule tumorali dialogano con le cellule stromali e immunitarie creando un microambiente tumorale pro-infiammatorio.L’infiammazione in questo senso gioca un ruolo fondamentale nella composizione del microambiente tumorale, verso uno stato più permissivo per il tumore stesso e nella plasticità delle cellule cancerose e stromali, mediante l’invio di segnali pro-tumorali. Il 15-20% dei tumori è preceduto da condizioni di infezioni, infiammazione cronica e/o reazioni autoimmunitarie ne tessuto stesso: in questi casi l’infiammazione che favorisce il tumore è presente molto tempo prima che il tumore stesso si sviluppi( infiammazione estrinseca al tumore).

In molti casi il tumore non è preceduto da una infiammazione, ma è il tumore stesso a creare un ambiente infiammatorio che ne supporta la crescita e la progressione: si parla in questi casi di infiammazione causata dal tumore (tumor-elicited inflammation) o infiammazione intrinseca al tumore.