72016Gen
Alimentazione contro la cellulite

Alimentazione contro la cellulite

La cellulite è un nemico comune a molte donne: circa il 90% del sesso femminile in età fertile ne soffre. Spesso è il risultato di molteplici fattori come la predisposizione genetica, lo stress, lo stile di vita, i farmaci, la dieta e gli ormoni.
Il nome scientifico della cellulite è Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica (PEFS) ed è dovuta a un processo infiammatorio localizzato solitamente nella zona dei fianchi, delle cosce e dei glutei, che comporta  una lassità delle fibre di collagene e ad un rigonfiamento delle cellule adipose. Essa si presenta come un insieme di protrusioni del tessuto adiposo sottocutaneo le quali danno il tipico aspetto a “buccia di arancia”.  E’ una patologia con una eziologia complessa ma sicuramente uno dei fattori dominanti è all’azione degli estrogeni, ormoni sessuali con molteplici funzioni, tra cui quella di attivare fattori che rendono le fibre di collagene più lasse permettendo agli adipociti di aumentare le loro dimensioni.
Inoltre la cellulite è aggravata da una scarsa circolazione, per cui le sostanze di scarto non vengono eliminate efficacemente, provocando un aumento del processo infiammatorio.

Esistono diversi stadi della PEFS che sono stati classificati in base alla Scala di Nurnberger-Mulle  in:

Stadio 0, ASEENZA DI CELLULITE: nessuna fossetta visibile in piedi o distesi; la pelle pizzicata mostra pieghe e solchi ma non un aspetto “a buccia di arancia”

Stadio 1, CELLULITE LIEVE: nessuna fossetta visibile in piedi o distesi; la pelle pizzicata mostra un aspetto a “a buccia di arancia”

Stadio 2, CELLULITE: fossette spontanee in piedi, ma non distesi.
Stadio 3,CELLULITE GRAVE: fossette spontanee sia in piedi che distesi

Lo stadio 3 è solitamente irreversibile, ma negli altri stadi una corretta alimentazione, insieme a una attività fisica specifica e a uno stile di vita sano possono migliorare la situazione.

L’alimentazione più adatta

Per quanto riguardo l’alimentazione uno degli errori da evitare è l’eliminazione completa del sale dalla dieta, poiché il nostro organismo percepirà questa privazione come uno stimolo di carenza, adattandosi a trattenere più acqua dal tubolo renale. In questo modo si otterrebbe  l’effetto contrario, con una maggior ritenzione idrica. E’ consigliabili quindi utilizzare  normalmente il sale (non in maniera eccessiva) eliminando però alimenti in scatola o insaccati che sono ricchissimi di questo composto.
Altro errore da evitare è quello di fare diete con restrizioni caloriche molto prolungate nel tempo con il solo obiettivo di perdere peso: mangiare pochissimo solo per arrivare a leggere un certo numero sulla bilancia non è la soluzione, poiché la perdita di peso non coincide con la perdita di massa grassa. Per questo tipo di problema la classica dieta “Mediterranea” ipocalorica non è consigliabile, meglio quindi rivolgersi al nutrizionista che vi indicherà una dieta con un apporto di proteine elevato e un basso apporto di carboidrati concentrati in alcune finestre di nutrizione precise. I grassi non devono essere eliminati ma devono essere assunti soprattutto gli acidi grassi essenziali.
Infine per questo tipo di problematica alcuni tipi di integratori possono dare benefici molto importanti, come ad esempio quelli che agiscono sul microcircolo o sulla sintesi endogena di collagene.
Ricordatevi, la cellulite non può scomparire senza sforzo: applicare solamente creme snellenti mangiando male e senza attività fisica non risolverà la situazione.