22023Mag
ALIMENTAZIONE NELL’ANZIANO

ALIMENTAZIONE NELL’ANZIANO

In questi anni si sta verificando un allungamento della vita media dovuto ai successi della medicina e alle migliori condizioni igieniche ed alimentari. Numerosi studi hanno dimostrato che una sana ed equilibrata alimentazione in ogni fascia di età riduce la probabilità di sviluppare malattie cronico-degenerative, quali malattie cardiovascolari, tumori, aterosclerosi, osteoporosi. Lo stato di nutrizione dell’anziano è legato a diversi fattori interagenti tra loro quali:

 modificazioni anatomiche funzionali a carico degli organi e apparati.

 rallentata metabolizzazione dei nutrienti con riduzione dei secreti digestivi, della mobilità e dell’assorbimento intestinale. I

.  fattori socio-economici e psicologici possono interferire negativamente sull’alimentazione dell’anziano.

Per mantenere un buono stato di nutrizione ed evitare il rischio di malnutrizione è necessario che la razione alimentare quotidiana sia bilanciata ed adeguata dal punto di vista nutrizionale. Una corretta alimentazione deve soddisfare innanzitutto il fabbisogno energetico dell’individuo, garantendo l’equilibrio nutrizionale. Ogni giorno si ha bisogno di una quantità di energia che varia in relazione a fattori precisi: peso corporeo, statura, età, sesso, clima, attività fisica, metabolismo basale. I principi scientifici su cui si basa l’elaborazione dei menù sono riportati nei:

COME IMPOSTARE UN REGIME ALIMENTARE CORRETTO

Seguendo le indicazioni dei L.A.R.N. (2012) – Livelli di Assunzione di Riferimento di ed Energia per la popolazione italiana, che indicano la quantità di nutrienti ed energia necessari giornalmente per sesso e fasce d’età) è possibile impostare una distribuzione dei pasti in modo equilibrato, seguendo un modello salutare di dieta.  Per il mantenimento di un buono stato di salute, bisogna variare gli alimenti ogni giorno. Nessun alimento va eliminato dall’alimentazione ma consumato con moderazione all’interno di un regime equilibrato e variato al fine di soddisfare il bilancio energetico e nutrizionale. Alcuni consigli sono molto semplici ma è bene ricordarli:

BERE MOLTO Gli anziani devono bere molta acqua durante il giorno, in qualsiasi stagione, soprattutto se fa caldo in estate (in inverno l’ambiente può essere surriscaldato); quindi una graduale e costante assunzione di liquidi per regolare la temperatura corporea è un mezzo efficace per evitare la disidratazione. L’acqua, sia naturale che gassata, a temperatura non troppo bassa, è la bevanda d’elezione: andranno assunte piccole quantità di acqua (un bicchiere) durante tutto il corso della giornata, piuttosto che concentrarla solo ai pasti. Meglio evitare bevande gassate e zuccherate, che comunque apportano più calorie e non dissetano, infatti possono essere considerate dei veri “spuntini”, e non eccedere con tè o caffè. Il consumo di bevande alcoliche va sempre circoscritto all’interno dei pasti. Bere frequentemente acqua nel corso della giornata, anche prima di avvertire lo stimolo della sete, circa 1,5/2 litri di acqua. Il latte, che oltre al suo contenuto in calcio e proteine è per la maggior parte costituito da acqua, è particolarmente indicato per questa età, anche sotto forma di yogurt, frullati e gelati.

FRUTTA E VERDURA

Sono particolarmente indicate per il loro contenuto in acqua e sali minerari, oligoelementi, vitamine, fibre che aiuta a migliorare la funzione intestinale. Frutta e verdura non dovrebbero mai mancare in una giornata, anzi sono consigliate 5 porzioni al giorno. Per il loro volume e per l’effetto della masticazione più prolungata, frutta e verdura “saziano” più di altri alimenti e permettono quindi di non esagerare con le quantità degli altri cibi a tavola. E’ utile variare la qualità dei vegetali, consumandoli preferibilmente crudi, anche in base al loro colore (rosso, arancio, verde, ecc.) per assumere le diverse vitamine. La frutta può essere consumata anche lontano dai pasti. Il succo (se 100% di frutta e senza zuccheri aggiunti) può essere indicato a colazione o a metà pomeriggio. Gli ortaggi, sia sottoforma di contorno che di zuppe/minestre, devono essere presenti a tavola sia a pranzo che a cena.

CONDIMENTI

L’olio extravergine d’oliva è il condimento più “benefico” per la salute, in particolare per l’apparato cardio-circolatorio, ed è il più digeribile, a patto che venga utilizzato a crudo.

SEGUIRE UNA ALIMENTAZIONE VARIATA

Non esiste nessun alimento che possa soddisfare, da solo, le esigenze di un’alimentazione equilibrata e completa, né vi è alcun dubbio sul fatto che un’alimentazione monotona possa portare a disturbi e a malattie da carenze e squilibri. Quindi l’unico modo per realizzare un’alimentazione ottimale consiste nel ricorrere alla combinazione di alimenti diversi, ciascuno dei quali apporta energia e specifici nutrienti. Nutrirsi bene significa infatti non solo mangiare per soddisfare l’appetito, ma anche per far fronte adeguatamente alle esigenze plastiche, energetiche e di regolazione dell’organismo. Solo con una alimentazione equilibrata e variata può essere soddisfatto il fabbisogno di tutti i nutrienti, può essere contenuta l’assunzione di sostanze estranee e di antinutrienti eventualmente presenti negli alimenti e possono essere evitati eccessi e squilibri che favoriscono l’insorgenza di malattie.

ATTENZIONE ALLE PORZIONI

La quantità delle razioni alimentari, se eccessiva, può rendere più difficoltosa la digestione: il primo piatto non dovrà essere troppo abbondante (attenzione soprattutto a sughi e condimenti), il secondo piatto va variato privilegiando pesce, carni bianche, legumi, uova. I formaggi e salumi (ricchi oltre che di grassi anche di sale) dovrebbero essere consumati 2-3 volte alla settimana.