12018Lug
ALIMENTAZIONE E FERTILITA’

ALIMENTAZIONE E FERTILITA’

Al giorno d’oggi il numero delle nuove nascite è diminuito drasticamente, ma in alcuni casi questo non è dovuto a scelte personali ma a problematiche di infertilità. In alcune coppie, infatti, non si osserva nessuna problematica specifica o patologica ma  l’infertilità viene attribuita ad uno stile di vita non corretto e al concorso di fattori ambientali come il fumo, lo stress e l’alimentazione sbilanciata. Il peso corporeo esercita un ruolo fondamentale nella fertilità, infatti  circa il 10-12% delle infertilità dipende da eccessivo o scarso peso ponderale  nella donna, ma anche nell’uomo l’accumulo di grasso, soprattutto viscerale, può essere un problema.

FERTILITÀ’ E INFERTILITA’:DEFINIZIONI

Per capire come l’alimentazione può influire sulla vostra voglia di avere un bambino, dobbiamo chiarire alcuni concetti e definizioni:

La FERTILITA’: la capacità di concepire e portare alla luce un figlio

L’INFERTILITA’: è definita come l’incapacità di avere una gravidanza dopo 12 mesi di regolari rapporti sessuali non protetti (WHO-ICMART glossary) (fertilità primaria). Se una coppia ha già ha avuto figli e non riesce ad averne altri si parla di infertilità secondaria. In Italia il 15% delle coppie ha problemi di infertilità.

PERIODO PRECONCEZIONALE:  Il periodo preconcezionale può essere definito come il tempo che intercorre tra il momento in cui la coppia è aperta alla procreazione, perché desidera una gravidanza nell’immediato futuro o perché l’accetta a medio- lungo termine, e il periodo del concepimento. Si tratta quindi di un periodo non definito né definibile con precisione, molto variabile: intorno a 6 mesi nelle gravidanze programmate e anche di anni in quelle non programmate.

ALIMENTAZIONE E FERTILITA’

Quando si decidi di aver un bambino bisogna seguire alcune linee guida, quelle della sana alimentazione, per diminuire i fattori di rischio e aumentare la probabilità di un gravidanza. Vale sempre il concetto che l’alimentazione deve essere sana, varia ed equilibrata e che è bene farsi seguire da professionisti abilitati, soprattutto in caso di patologia, ma le linee guida che vanno seguite sono:

  • Riduzione grassi soprattutto di origine animale, di bevande ed alimenti ricchi di zuccheri. Il consumo di carboidrati dovrebbe aggirarsi intorno al 50-55% del fabbisogno calorico giornaliero, preferendo quelli complessi e a basso indice glicemico, mentre i grassi saturi devono essere minore del 10% dell’energia totale.
  • Assumere giuste quantità di di frutta e verdura.
  • Tenersi idratati
  • Preferire il consumo di proteine di origine vegetale.Le proteine devono aggirarsi attorno al 15% del fabbisogno giornaliero calorico.
  • Garantire un corretto apporto di vitamine. Le vitamine B9 (folati), B6 e B12 sono importanti perché entrano nel patway dell’omocisteina. Un deficit di queste vitamine causa l’iperomocisteinemia che aumenta il rischio di infertilità Studi dimostrano che alte concentrazioni di omocisteina nel liquido follicolare riducono la possibilità di successo della fecondazione assistita
  • Garantire un corretto apporto di ferro.